Esplorando i Tesori di Podere Vecciano: Un Viaggio tra la Terra e il Mare
Nascosto tra le dolci colline del comune di Coriano, a soli venti minuti di auto da Rimini, si trova un gioiello vinicolo che incarna l’anima del territorio riminese: Podere Vecciano.
Con i suoi 22 ettari di vigneti e una produzione annuale di circa 100.000 bottiglie certificate biologiche, questa cantina è molto più di un semplice produttore di vini: è un custode del paesaggio, un sostenitore della biodiversità e un interprete della filosofia enologica che unisce rispetto per la natura e tradizione artigianale.
Filosofia Biologica: Il Cuore di Podere Vecciano
La filosofia di Podere Vecciano è radicata nel rispetto per la natura e nell’amore per il territorio.
Ogni pratica in vigna riflette questo impegno, dall’uso di pratiche agricole biologiche alla salvaguardia dell’ecosistema circostante.
Con mille piante di ulivi che disegnano il paesaggio e la coltivazione di sementi utili al sovescio, Podere Vecciano crea un ambiente in cui la vite può prosperare in armonia con la terra.
Qui, tra le viti, ammessi solo zolfo, rame e preparati naturali, mentre pesticidi e prodotti chimici sono banditi, il sovescio con piante come senape, favino e trifoglio, in grado di sintetizzare l’azoto atmosferico, arricchisce il terreno di componenti minerali fondamentali: è su questi suoli vivi e salubri che la vera essenza del vino prende forma.
Dalla Vigna…
Le vigne di Podere Vecciano si dividono in due aree distinte:
nella parte più bassa del podere, dove dominano marne e argille, i vitigni a bacca bianca, come la Rebola e il Pagadebit, trovano la loro dimora. Qui, l’escursione termica tra il giorno e la notte permette ai profumi di fissarsi nei grappoli, creando vini di carattere e dallo spettro aromatico intenso e complesso.
Nella parte più alta, sulle colline soleggiate, regnano i vitigni a bacca rossa. È in questa zona che la vigna Al Monte si distingue come cru particolarmente vocato al Sangiovese: il suo terreno di ciottoli grossi, perfettamente drenante, conferisce al vino tensione acida e freschezza.
…alla Cantina.
Salendo al piano superiore della cantina, si incontrano i tini di acciaio, custodi dei vini freschi e fruttati che non conoscono il contatto con il legno. Ma c’è di più: dall’anno 2013, quattro anfore georgiane, parte di un progetto di gemellaggio tra produttori locali, rivivono l’antica tradizione di vinificare in questi contenitori unici i vitigni autoctoni della Romagna.
Il 40% delle uve viene vinificato ad acino intero, con bucce e vinaccioli, e trova nell’anfora un ambiente ideale per una perfetta macerazione, mentre il restante mosto fiore preserva i caratteri varietali tipici del vitigno. Un’osservazione attenta rivela un delicato vortice interno dell’anfora, che smuove le fecce fini come un naturale batonnage, arricchendo il vino di struttura e complessità.
Scendendo nel piano sotterraneo, la barricaia accoglie il legno italiano, custode dei grandi rossi. Qui, tra temperature costanti e umidità controllata il legno svolge il suo magico lavoro di affinamento, conferendo al Sangiovese eleganza e complessità.
Degustazioni
- VIGNA DELLE ROSE 2022. Romagna Doc Pagadebit
Bombino bianco in purezza, dove una parte del mosto viene vinificata in bianco, mentre l’altra fa macerazione sulle bucce, dal blend delle due masse nasce un sorprendente Pagadebit, così è chiamato il bombino in Romagna: acidità fresche e divertenti contribuiscono ad una beva lunga e molto piacevole. Una rivincita per un vitigno da sempre considerato poco espressivo, che in Vigna delle Rose, grazie alle sapienti macerazioni, sa invece dimostrare carattere e personalità, con buone aspettative di evoluzione e longevità. - VIGNA LA GINESTRA 2023. Rimini Rebola Doc
Podere Vecciano fu tra le prime aziende a credere nel vitigno Grechetto Gentile che qui, sui colli riminesi, prende il nome di Rebola. Da quella scommessa iniziale sono trascorsi venti anni di sperimentazioni, durante i quali è stata dedicata grande attenzione sia al ciclo di maturazione delle uve per trovare le tempistiche di raccolta migliori, sia alla selezione dei legni più adatti a un affinamento rispettoso dell’identità varietale. La 2023 si presenta al calice come un giovane bianco scalpitante che ancora necessita di tempo in bottiglia per stabilizzarsi, ma promette un’evoluzione su modello dei grandi vini francesi: la sua vinificazione in barrique, sia nuove che di secondo passaggio, conferisce struttura e avvolgenza, rendendolo un compagno ideale per i momenti speciali. - AMPHORA DI VECCIANO 2021 IGT Rubicone Grechetto Gentile.
Tutta la carica aromatica della Rebola è esaltata dalla vinificazione in anfora con macerazione sulle bucce per sei mesi, duranti i quali, dopo la fermentazione alcolica spontanea, avviene anche la malolattica a regalare ancor più rotondità e morbidezza a questo vino dallo stile ossidativo mai troppo invadente, con un frutto succoso e persistente che appaga anche i palati più esigenti. - VIGNALMONTE 2021 Romagna Doc Sangiovese Superiore:
Sangiovese in purezza, proveniente da unica vigna con ottima esposizione: un ‘cru’ con un timbro tutto suo, che sfida il surriscaldamento climatico con la sua grande acidità. Il carattere ruspante del Sangiovese Romagnolo si esprime con tannini presenti, ma mai sgarbati: l’affinamento in legno li ha smussati, conferendo al vino eleganza ed equilibrio. - D’ENIO 2020 Sangiovese Doc Riserva: un cru di grande armonia che testimonia l’impegno costante di Podere Vecciano per l’eccellenza. Struttura poderosa con tannini decisi, ma rifiniti, compagno perfetto dei secondi piatti più iconici della cucina romagnola come una gustosa guancia di mora brasata.
Nel panorama della DOC Romagna Sangiovese la sottozona Coriano riesce, vendemmia dopo vendemmia, a rosicchiare spazi di interesse sempre più grandi. Queste colline, così gentili e quiete.. quasi sonnecchiose, regalano vini di grande espressività, che (mal) celano quel godimento della vicina riviera.
Vini tipicamente romagnoli quindi, dal timbro preciso e di grande esuberanza!
Giulia Ghirotti