La nostra visita alla Cantina Istine

Cantina Istine: Spontaneità è la parola che definisce a pieno questa azienda tutta al femminile.

Ad accoglierci alla Cantina Istine è Sofia, la simpaticissima collaboratrice della proprietaria dell’azienda, Angela Fronti. Enologa under 40 vincitrice del Premio Gambelli 2019, un grande onore e riconoscimento dal maestro del Sangiovese. Una giovane cantina che si sta distinguendo dalle altre per la sua capacità di esaltare la materia prima e in particolare la varietà del sangiovese, l’annata e il terroir.

Ci troviamo nella parte meridionale di Radda in Chianti, tra le valli dell’Arbia e della Pesa, con una ventina di ettari vitati tra Radda e Gaiole, condotte a regime biologico certificato dal 2016.

Istine è un’azienda nata da poco che, come la maggior parte delle storie vitivinicole, inizialmente produceva uva per venderla (anni ’60) poi Angela, dopo qualche esperienza come enologa in diverse cantine, decide di produrre vino e nel 2009 esce con la sua prima annata di Chianti.
Tutte le vigne si trovano ad altitudini elevate (550m/slm) con suoli di matrice rocciosa a base di galestro e alberese, circondati totalmente da bosco, il loro polmone e ogni tanto a fargli visita c’è qualche animale ostico come daini o cinghiali che si cibano delle uve. Hanno poi ginepri, rosa canina e altre varietà che poi si ritrovano nel prodotto finale.

Per valorizzare il terroir, grazie all’eterogeneità delle parcelle, dal 2012 hanno deciso di vinificare separatamente i diversi cru.
Il vitigno principale è il Sangiovese, poi coltivano anche Malvasia del Chianti, Trebbiano Toscano, Canaiolo e Colorino.
Dopo un’attenta cura in vigna, le uve passano in vasche di cemento a fermentare spontaneamente, con lunghe macerazioni sulle bucce (45 giorni circa!) a cappello sommerso. Una tecnica che viene definita “piemontesina” nel Chianti ma che in realtà è totalmente diversa da quella che viene effettuata nelle Langhe, ovvero la steccatura (quando il cappello viene sommerso con stecche di legno). Angela, invece, quando finisce la fermentazione alcolica e il cappello scende in maniera naturale, colma la vasca con lo stesso vino e la chiude. Ottenendo così un prodotto più equilibrato con tannini più rotondi. Poi affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia.

Le degustazioni

Iniziamo degustando il loro

Chianti Classico 2020

100% Sangiovese, raccolto nei vigneti Istine, Casanova dell’Aia e Cavarchione. Fermentazione alcolica e malolattica in vasche di cemento e acciaio inox. Invecchiamento in 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e parzialmente affinato in botti di cemento. Un connubio tra freschezza e succosità.

I tre cru che seguono sono stati vinificati alla stessa maniera per poter esprimere al meglio il terroir di ogni parcella. Tutte le uve di Sangiovese sono state raccolte manualmente. Fermentazione alcolica e malolattica in cemento, poi 12 mesi in botti di rovere di Slavonia e un anno di affinamento in bottiglia.

Chianti Classico Vigna Istine 2020

Selezione delle uve migliori della vigna Istine che si trova in Radda in Chianti, al confine con Castellina in Chianti. Tagliente e minerale.

Chianti Classico Vigna Casanova dell’Aia 2020

In assoluto il più rappresentativo del terroir. Olfatto piacevole tra frutto e note mentolate. Un’acidità che rinfresca il sorso. Finale lungo e sapido.

Chianti Classico Vigna Cavarchione 2019

Selezionate nei pressi del Borgo di Vertine a Gaiole in Chianti. Naso invitante, voluttuoso con una trama tannica gentile.

La riserva, invece, ha un trattamento speciale. È il risultato delle sole uve di Sangiovese, raccolte dalle vigne Istine, Casanova dell’Aia (Radda) e Cavarchione (Gaiole). La vinificazione avviene in vasche separate per ogni singolo vigneto, dopo un anno in legno ci sarà la selezione delle masse destinate a diventare “Le Vigne”, che rappresenta la migliore espressione aziendale. Il vino assemblato riposa altri 12 mesi in rovere e 12 di affinamento in bottiglia.

Chianti Classico Riserva Le Vigne 2019

Austero, balsamico, elegante con una grande struttura che darà il meglio di sé tra qualche anno.

Possono stare Chianti e Vermouth nella stessa frase? Sì, e ci stanno anche molto bene insieme.

Vermouth di Radda” è la nuova scommessa di Istine, una novità che riporta sempre alla valorizzazione del territorio. L’idea nasce dallo stimolo delle amiche di Angela: Stefania nota giardiniera nel Chianti, Sabrina ristoratrice, Rachele grafica e Fabio barman. Infine, per la commercializzazione del prodotto, ha avviato una collaborazione con la storica distilleria Bordiga di Cuneo.
È un vermouth ottenuto da un rosato di Sangiovese in purezza, un colore sensuale che viene risaltato dal vetro trasparente e senza aggiunta di caramello.
Il naso è intrigante, un primo impatto floreale che poi lascia spazio a sentori più erbacei. Al palato è elegante e la sua piacevole freschezza ne invita al sorso.

E dopo il Vermouth, arriva anche il Gin. “Le coccole di Dante” è un London Dry Gin nato dall’idea di voler utilizzare e valorizzare il bosco che circonda Istine, ricco di piante di ginepro. Si sono fatte insegnare a “battere” il ginepro da chi lo faceva 70 anni fa. Il nome è un’associazione tra territorio, a Radda la bacca di ginepro si chiama “coccola”, e storia. Infatti, Dante è l’ultimo mezzadro che ha vissuto ad Istine e andava nei boschi a raccogliere le coccole. È il risultato dell’infusione idroalcolica insieme al coriandolo, angelica, cardamomo, scorza di limone e arancia. Distillato poi con alambicco discontinuo a bagno maria.

A noi Istine piace e abbiamo prenotato il Chianti Classico Casanova dell’Aia che arriverà tra qualche mese, in casa potrete già provare il Chianti Classico 2021 e il Vermouth di Radda, apprezzabile sia in purezza che servito con ghiaccio e scorza di kumquat.

Vi invitiamo ad effettuare la prenotazione online su https://www.quelcastello.it/prenota/